15) LOTARIO (690)
Questo vescovo si trova nella «Series Episcoporum catholicae Ecclesiae» di P. B. Gams, pag. 776: in forma dubitativa il nome, ma non la datazione.
Forse ci potrebbe essere una qualche correlazione con la notizia del Piloni riportata appena sopra?
16) AMATORE (?) (718)?
«l'anno 714 scrisse il Papa (Costantino 708-715) ai Bellunesi, che nelle chiese si dovesse conservar le tradizioni antiche, riguardo alle sacre immagini, e non obedissero a Leone imperatore nè all'Esarco, i quali volevano che le immagini dei Santi venissero tolte dalle chiese e distrutte» .(1)
Sembrerebbe più naturale che il papa abbia scritto al vescovo della chiesa bellunese, anche se è assai problematico individuare quale sia stato il vescovo di questo periodo.
Forse Amatore?!?(2)
I) Piloni, pag. 97.
2) E' questo il nome che ricorre nella «Serie dei vescovi di Belluno» riportata nell'Annuario diocesano di Belluno e Feltre del 1974.
In questo periodo vi fu un vescovo di Zuglio Carnico di nome Amatore. Il suo predecessore Fidenzio «non trovandosi sicuro nella sua residenza dalle scorrerie degli Avari e degli Slavi, ottenne licenza dai precedenti duchi del Friuli di poter fissare la sua abitazione in Cividal del Friuli. Venne a morte il vescovo Fidenzio, e in suo luogo fu eletto Amatore che seguitò a tenere la sua residenza in quella città... II Patriarca Calisto mal sofferiva, che un vescovo suffraganeo si fosse stabilito nella diocesi sua ... venne un dì a Cividal del Friuli con molto seguito di persone e cacciato dalla città il nuovo vescovo» ... dopo molte peripezie, «fissò l'anno 727 nella casa del nostro vescovo Amatore la sua residenza, che poi fu dai Patriarchi successori per più secoli continuata. Qui la storia ci abbandona, nè ci somministra notizia alcuna dei vescovi di Giulio Carnico nè del vescovato». Cfr. NICOLO' GRASSI in «Notizie storiche della provincia della Carnia», pagg. 75-76-77-78; e GIOVANNI CANDIDO in «Commentarii dei Fatti di Aquileia», pagg. 39-40; e FLORIO MIARI in «Cronache bellunesi», pag. 10; e GIORGIO PILONI in «Historia della città di Belluno», pag. 98.
Forse questo vescovo Amatore, in seguito alle vicende con il patriarca Calisto, potrebbe essere passato da «Cividal del Friuli» a «Cividal di Belluno» con la protezione del Duca Pemmone che era di origine bellunese, e con il quale era in grande amicizia.
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