DOMENICA IV DI QUARESIMA  10 marzo 2024     Anno B 

Una grazia inaspettata

     

Eravamo morti e perduti, senza speranza, a causa del peccato, della nostra fragilità, della nostra situa­zione: ce lo ricordano con schiettezza sia la seconda lettura di oggi sia la prima preghiera eucaristica della riconciliazione. Da soli eravamo persi, incapaci di trovare la strada per la felicità e la salvezza.

Proprio in questa situazione, in cui non aveva nulla da guadagnare ma solamente da perdere, il Signore ci ha dato la prova suprema del suo amore per noi, salvandoci per grazia, risuscitando anche noi con lui, preparando un posto a sedere per noi nei cieli.

Prima incapaci di accostarci a lui siamo ora resi degni di stare alla sua presenza, morti per le nostre colpe siamo fatti vivi nuovamente e pienamente per suo dono, condannati dai nostri sensi di colpa sia­mo riconciliati con Dio e con noi stessi. Una grazia inaspettata e immeritata, ma di cui esultiamo con gioia giorno dopo giorno!

       
     

ESPERIENZA CHE TRASFORMA

«Attraverso la celebrazione, attraverso il sacramento, la Chiesa diventa ciò che è, cioè il corpo di Cristo» (G. Busca).

Una formazione che si limiti ad essere spiegazione non è convincente né soddisfacente: è indispen­sabile vivere e fare esperienza della liturgia, per far sì che diventi essa stessa esperienza formativa, dalla quale trarre forza per rinnovare la fede personale di ciascuno e la vita della comunità, resa tale appunto dal celebrare insieme. Così la liturgia diventa esperienza che trasforma la nostra vita.

«La vera domanda non è cosa succede al pane e al vino durante la consacrazione, ma che cosa succede a noi che, obbedendo al comando di Gesù, mangiamo e beviamo quel corpo e quel sangue e siamo trasformati in ciò che riceviamo. Il termine, l'obiettivo è che cosa succede a noi quando comunichiamo al corpo sacramentale di Gesù.» (G. Busca) .

   

RITI DI INTRODUZIONE

     

Antifona Cfr. Is 66, 10-11

 

Rallegrati, Gerusalemme, e voi tutti che l'amate radunatevi. Sfavillate di gioia con essa, voi che eravate nel lutto. Così gioirete e vi sazierete al seno delle sue consolazioni.

   

C - Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

A - Amen.

C - Il Signore, ricco di misericordia, sia con tutti  voi.     

A - E con il tuo Spirito.

(PAROLE DI SALUTO E DI INTRODUZIONE DEL CELEBRANTE)

Atto penitenziale

C - Fratelli e sorelle, per celebrare degnamente i santi misteri, riconosciamo i nostri peccati.

PAUSA DI DILENZIO

C - Signore, che ci inviti al perdono fraterno prima di presentarci al tuo altare, Kyrie, eleison.

A - Kyrie, eleison.

C - Cristo, che sulla croce hai invocato il perdono per i peccatori,

A - Christe, eleison.

Signore, che hai effuso lo Spirito per la remissione dei peccati,

A - Kyrie, eleison.

C - Dio onnipotente abbia misericordia di noi, per­doni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

A - Amen.

IN QUARESIMA SI TRALASCIA L'INNO "GLORIA A DIO".

COLLETTA

 

 

C - Preghiamo.         (PAUSA DI PREGHIERA)

O Padre, che per mezzo del tuo Figlio operi mira­bilmente la redenzione del genere umano, concedi al popolo cristiano di affrettarsi con fede viva e generoso impegno verso la Pasqua ormai vicina. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.    

A - Amen.

OPPURE:

O Dio, ricco di misericordia, che nel tuo Figlio, in­nalzato sulla croce, ci guarisci dalle ferite del male, donaci la luce della tua grazia, perché, rinnovati nello spirito, possiamo corrispondere al tuo amore di Padre. Per il nostro Signore...      A - Amen.

   

LITURGIA DELLA PAROLA

Con l'esilio e la liberazione il popolo riconosce la pu­nizione e la misericordia del Signore.

Dal secondo libro delle Cronache (36,14‑16.19-23)

In quei giorni, tutti i capi di Giuda, i sacerdoti e il popolo moltiplicarono le loro infedeltà, imitando in tutto gli abomini degli altri popoli, e    contaminarono il tempio, che il Signore si era consacrato a Gerusalemme. Il Signore, Dio dei loro padri, mandò premurosamente e incessantemente i suoi messaggeri ad am­monirli, perché aveva compassione del suo popolo e della sua dimora. Ma essi si beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti al punto che l'ira del Signore contro il suo popolo raggiunse il culmine, senza più rimedio. Quindi [i suoi nemici] incendiarono il tempio del Signore, demolirono le mura di Gerusalemme e diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e distrussero tutti i suoi oggetti preziosi. Il re [dei Caldèi] deportò a Babilonia gli scampati alla spada, che diven­nero schiavi suoi e dei suoi figli fino all'avvento del regno persiano, attuandosi così la parola del Signore per bocca di Geremia: «Finché la terra non abbia scontato i suoi sabati, essa riposerà per tutto il tempo della desolazione fino al compiersi di settanta anni». Nell'anno primo di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola del Signore pronunciata per bocca di Geremia, il Signore suscitò lo spirito di Ciro, re di Persia, che fece proclamare per tutto il suo regno, anche per iscritto: «Così dice Ciro, re di Persia: "Il Signore, Dio del cielo, mi ha conces­so tutti i regni della terra. Egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque di voi appartiene al suo po­polo, il Signore, suo Dio, sia con lui e salga!"». Parola di Dio.           

A - Rendiamo grazie a Dio.

     

Salmo responsoriale dal Sal. 136-137

 

Rit. - Il ricordo dite, Signore, è la nostra gioia.

Lungo i fiumi di Babilonia, là sedevamo e piangevamo ricordandoci di Sion. Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre. Rit.

Perché là ci chiedevano parole di canto coloro che ci avevano deportato, allegre canzoni, i nostri oppressori: «Cantateci canti di Sion!». Rit.

Come cantare i canti del Signore in terra straniera? Se mi dimentico di te, Gerusalemme, si dimentichi di me la mia destra. Rit.

Mi si attacchi la lingua al palato se lascio cadere il tuo ricordo, se non innalzo Gerusalemme al di sopra di ogni mia gioia. Rit.

   

Morti per colpe, siamo stati salvati per grazia.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (2,4-10)

Fratelli, Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati. Con lui ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia median­te la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù. Per grazia infatti siete salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo.

Parola di Dio.

A - Rendiamo grazie a Dio.

 

 Canto al Vangelo  Gv 3,16

Rit. - Lode e onore a te, Signore Gesù!

Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio uni­genito; * chiunque crede in lui ha la vita eterna.

Rit. - Lode e onore a te, Signore Gesù!

Vangelo  Gv 3,14-21

Dio ha mandato il Figlio perché il mondo si salvi per mezzo di lui.

 

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - Dal vangelo secondo Giovanni.

A - Gloria a te, o Signore.

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così biso­gna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Parola del Signore.     

A - Lode a te o Cristo.

Omelia

 

   

PER RICHIAMARCI IL CARATTERE BATTESIMALE DELLA QUARESIMA, RECITIAMO IL CREDO DEGLI APOSTOLI.

lo credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, (INCHINO), il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifis­so, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

Preghiere dei fedeli

 

IL TESTO PUÒ ESSERE SOSTITUITO O AVERE VARIAZIONI

C - Fratelli e sorelle, lasciamoci riconciliare con Dio, nella consapevolezza dei nostri limiti e della grandezza del suo amore.

Preghiamo insieme e diciamo:

Ascoltaci, o Signore.

1. I pastori della comunità siano guide premurose e testimoni gioiosi della misericordia del Padre, per accompagnare tutti i fratelli ad accogliere il suo perdono. Preghiamo. Rit.

2. La preghiera che da ogni parte del mondo sale al cielo sia come un balsamo per le ferite di guerra che ancora trafiggono la Terra Santa. Preghiamo. Rit.

3. Per coloro che faticano a riconoscersi degni e ac­colti davanti a Dio: l'incontro con Cristo possa do­nare loro la pace e colmare i loro cuori dell'infinito e incondizionato amore del Padre. Preghiamo. Rit.

4. Per tutti noi qui riuniti: sappiamo farci missio­nari del messaggio di salvezza che Cristo viene a portare, testimoni con la nostra vita della sua luce. Preghiamo. Rit.

ALTRE INTENZIONI O MOMENTO DI SILENZIO

C - Padre, che esalti gli umili e abbatti l'orgoglio dei potenti, esaudisci le nostre invocazioni e fa' che confidiamo sempre in te, salda roccia su cui poggia la nostra vita. Per Cristo nostro Signore. A - Amen.

LITURGIA EUCARISTICA

C - Benedetto sei tu, Signore, Dio dell'universo, dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo pane... questo vino...

A - Benedetto nei secoli il Signore.

C - Pregate, fratelli e sorelle, perché il mio e vostro sacrificio sia gradito a Dio Padre onnipotente. A - Il Signore riceva dalle tue mani questo sa­crificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.

SULLE OFFERTE    (IN PIEDI)

C - Ti presentiamo con gioia, o Signore, i doni della redenzione eterna: concedi a noi di venerarli con fede e di offrirli degnamente per la salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore.    A - Amen.

   

LITURGIA EUCARISTICA

   

C - Benedetto sei tu, Signore, Dio dell'universo... A - Benedetto nei secoli il Signore.

C - Pregate, fratelli, perché il mio e vostro sacri­ficio sia gradito a Dio Padre onnipotente.

A - Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.

PREGHIERA SULLE OFFERTE     (IN PIEDI)

C -Ti offriamo con gioia, Signore, questi doni per il sacrificio: aiutaci a celebrarlo con fede sincera e a offrirlo degnamente per la salvezza del mondo. Per Cristo nostro Signore.          

A - Amen.

Prefazio della Riconciliazione i        MR p. 489

 

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - In alto i nostri cuori.

A - Sono rivolti al Signore.

C - Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.

A - È cosa buona e giusta.

C - È veramente cosa buona e giusta rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Tu non ti stanchi mai di chiamarci alla pienezza di vita; ricco di misericordia, continui a offrire il perdono e inviti i peccatori a confidare solo nella tua benevolenza. Molte volte abbiamo infranto la tua alleanza, ma tu, per mezzo-di Gesù, tuo Figlio e nostro redentore, invece di-abbandonarci hai stretto un nuovo vincolo di carità con la famiglia umana, un vincolo così saldo che nulla potrà spezzare. Anche a noi offri oggi un tem­po di grazia e di riconciliazione perché, affidandoci unicamente alla tua misericordia, ritroviamo la via del ritorno a te, e aprendoci all'azione dello Spirito Santo, viviamo in Cristo la vita nuova, nella lode perenne del tuo nome e nel servizio dei fratelli. Per questo, pieni di stupore, o Padre, esaltiamo la potenza del tuo amore e, confessando la nostra gioia per la salvezza, con la moltitudine dei cori celesti cantiamo senza fine l'inno della tua gloria:

TUTTI - Santo, Santo, Santo...

Preghiera euc. della Riconciliazione i MR p. 490

 

IL CELEBRANTE PUÒ SCEGLIERE UN'ALTRA PREGHIERA EUCARISTICA

C - Veramente santo sei tu, o Padre, che fin dalle origini del mondo continui la tua opera per ren­derci santi come tu sei santo. Guarda i doni del tuo popolo ed effondi su di essi la potenza del tuo Spirito, perché diventino il Corpo e e il Sangue del tuo amatissimo Figlio, Gesù Cristo, nel quale anche noi siamo tuoi figli. Eravamo perduti e incapaci di accostarci a te, ma tu ci hai dato la prova suprema del tuo amore, quando il tuo Figlio, il solo giusto, consegnò se stesso alla morte e per noi si lasciò inchiodare al legno della croce. Prima di stendere le braccia tra il cielo e la terra in segno di perenne alleanza, egli volle celebrare la Pasqua con i suoi discepoli. Mentre cenava, prese il pane, ti rese grazie con la preghiera di benedizione, lo spezzò, lo diede loro e disse:

PRENDETE, E MANGIATENE TUTTI: QUESTO È IL MIO CORPO OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.

Allo stesso modo, dopo aver cenato, sapendo che avrebbe riconciliato tutto in sé nel sangue sparso sulla croce, prese il calice colmo del frutto della vite, di nuovo ti rese grazie, lo diede ai suoi discepoli e disse:

PRENDETE, E BEVETENE TUTTI: QUESTO È IL CALICE DEL MIO SANGUE PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA, VERSATO PER VOI E PER TUTTI IN REMISSIONE DEI PECCATI.

FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME.

C - Mistero della fede.

A - Annunciamo la tua morte, Signore, proclamia­mo la tua risurrezione, nell'attesa della tua venuta.

C - Celebrando il memoriale della morte e risur­rezione dagli inferi del tuo Figlio, nostra Pasqua e nostra pace, in attesa del giorno beato della sua venuta alla fine dei tempi, offriamo a te, Dio vero e fedele, questo sacrificio che riconcilia nel tuo amore l'umanità intera. Guarda, con benevolenza, Padre clementissimo, coloro che ricongiungi a te nel sacrificio del tuo Figlio, e fa' che, partecipando

all'unico pane e all'unico calice, per la potenza dello Spirito Santo, siano riuniti in Cristo in un solo corpo, che non conosca divisione e discordia. Custodisci tutti noi in comunione di fede e di amore con ìl nostro papa N. e il nostro vescovo N.. Aiutaci ad attendere insieme l'avvento del tuo regno, fino al giorno in cui staremo davanti a te, santi tra i santi, nella dimora del cielo, con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, gli apostoli e tutti i santi, con i nostri fratelli e sorelle defunti che affidiamo alla tua mise­ricordia. Allora, liberati ormai dalla ferita della colpa, e fatti pienamente nuova creatura, canteremo con gioia l'inno di ringraziamento che sale a te dal tuo Cristo vivente in eterno. Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te, Dio Padre onnipotente, nell'unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.     

A - Amen.

Riti di Comunione

 

PAROLE DI INTRODUZIONE

TUTTI - Padre nostro che sei nei cieli, sia santi­ficato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tenta­zione, ma liberaci dal male.

C - Liberaci, o Signore, da tutti i mali...

A - Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

C - Signore Gesù Cristo...    A - Amen.

C - La pace del Signore sia sempre con voi. A - E con il tuo spirito.

C - In Cristo, che ci ha resi tutti fratelli con la sua croce, scambiatevi il dono della pace.

A - (MENTRE SI SPEZZA IL PANE) Agnello di Dio...

C - Ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell'Agnello.

A - O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma dì' soltanto una parola e io sarò salvato.

Antifona alla Comunione  Gv 3,19.21

 

La luce è venuta nel mondo. Chi fa la verità viene alla luce.

   

 

Dopo la Comunione

 

C - Preghiamo. O Dio, che illumini ogni uomo che viene in questo mondo, fa' risplendere su di noi la luce della tua grazia, perché i nostri pensieri siano conformi alla tua sapienza e possiamo amarti con cuore sincero. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

   

RITI DI CONCLUSIONE

   

C - Il Signore sia con voi. A - E con il tuo spirito.

ORAZIONE SUL POPOLO

C - Custodisci, o Signore, coloro che ti supplicano, sorreggi chi è fragile, vivifica sempre con la tua luce quanti camminano nelle tenebre del mondo e conce­di loro, liberati da ogni male, di giungere ai beni eterni.

Per Cristo nostro Signore.    

A - Amen.

C - E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. 

A - Amen.

C - Glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace.         

A - Rendiamo grazie a Dio.

   

CANTI

   

RALLEGRATI, GERUSALEMME

Rit. - Rallegrati, Gerusalemme, accogli i tuoi figli nelle tue mura.

Esultai quando mi dissero: "Andiamo alla casa del Signore". Ed ora stanno i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme. Rit.

Gerusalemme, riedificata come città, ricostruita compatta! Là salgono insieme le tribù, le tribù del Signore. Rit.

ACCETTA QUESTO PANE

Accetta questo pane, o Padre altissimo, / Perché di Cristo il corpo divenga sull'altar. / Che sia la nostra vita ostia gradita a te; / la vita sia del Cristo, o Santa Trinità.

IN TE LA NOSTRA GLORIA

Rit. - In te la nostra gloria, / o Croce del Signore. / Per te salvezza e vita nel sangue redentor./ La Croce di Cristo è nostra gloria, /salvezza e risurrezione.

Dio ci sia propizio e ci benedica, / e per noi illumini il suo volto. / Sulla terra si conosca la tua via: / la tua salvezza in tutte le nazioni. Rit.

   
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