DOMENICA III DI QUARESIMA  3 marzo 2024     Anno B  (20)

Casa del Padre, non mercato

     

"Casa" e "mercato" sono due luoghi differenti, entrambi importanti certamente, ma che è bene non confondere, in quanto regolati da leggi molto diverse.

Mercato è dove c'è uno scambio, un rinunciare a qualcosa di mio per acquistare qualcos'altro, un posto dove posso comprare quello che desidero se posso permettermelo.

Casa, invece, è un luogo con relazioni differenti, è dove sono libero di essere me stesso, dove non devo guadagnarmi o comprarmi il posto, l'affetto, l'amore degli altri, ma li ricevo come dono, dove sperimento l'essere parte di una famiglia dove ognuno condivide ciò che è.

Gesù mette in guardia dal pericolo di fare confusio­ne: il tempio/la Chiesa è casa, non mercato! Sia come edificio, sia come comunità, la Chiesa deve essere sempre il luogo dove mi sento a casa, mi percepisco parte di una famiglia, accolto e amato.

       
     

IN ASCOLTO DEI MINISTRI ORDINATI E DELLA VITA CONSACRATA

La Chiesa ha particolarmente bisogno, per progredire nel discernimento sinodale, di raccogliere ancora di più le parole e l'esperienza dei ministri ordinati: i sacerdoti, primi collaboratori dei vescovi, il cui ministero sacramentale è indispensabile alla vita di tutto il corpo; i diaconi, che attraverso il loro ministero significano la sollecitudine di tutta la Chiesa al servizio dei più vulnerabili.

Deve anche lasciarsi interpellare dalla voce profetica della vita consacrata, sentinella vigile delle chiamate dello Spirito. E deve anche essere attenta a coloro che non condividono la sua fede ma cercano la verità, e nei quali è presente e attivo lo Spirito, Lui che dà "a tutti la possibilità di venire associati, nel modo che Dio conosce, al mistero pasquale" (Gaudium et spes 22, 5).

Dalla lettera della XVI assemblea del Sinodo dei vescovi al Popolo di Dio

   

RITI DI INTRODUZIONE

     

Antifona Sal. 24, 15-16

 

I miei occhi sono sempre rivolti al Signore: egli libera dal laccio il mio piede. Volgiti a me e abbi pietà, perché sono povero e solo.

 

   

C - Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

A - Amen.

C - Il Signore, che guida i nostri cuori nell'amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti voi. A - E con il tuo Spirito.

(PAROLE DI SALUTO E DI INTRODUZIONE DEL CELEBRANTE)

Atto penitenziale

C - Il Signore Gesù, che ci invita alla mensa della Parola e dell'Eucaristia, ci chiama alla conversione. Riconosciamo di essere peccatori e invochiamo con fiducia la misericordia di Dio.

PAUSA DI SILENZIO PER L'ESAME DI COSCIENZA

TUTTI - Confesso a Dio onnipotente e a voi, fra­telli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, (CI SI BATTE IL PETTO) per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.

C - Dio onnipotente abbia misericordia di noi, per­doni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

A - Amen.

 IN QUARESIMA SI TRALASCIA L'INNO "GLORIA A DIO".

COLLETTA

 

 

C - Preghiamo.         (PAUSA DI PREGHIERA)
O Dio, fonte di misericordia e di ogni bene, che hai proposto a rimedio dei peccati il digiuno, la preghiera e le opere di carità fraterna, accogli la confessione della nostra miseria perché, oppressi dal peso della colpa, siamo sempre sollevati dalla tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo,tuo Figlio, che è Dio...        

A - Amen.

OPPURE:

Signore nostro Dio, che riconduci i cuori dei tuoi fedeli all'accoglienza di tutte le tue parole, donaci la sapienza della croce, perché in Cristo tuo Figlio diventiamo tempio vivo del tuo amore. Egli è Dio, e vive e regna con te...        

A - Amen.

   

LITURGIA DELLA PAROLA

La legge fu data per mezzo di Mosè.

Dal libro dell'Esodo (20,1-17)

(VIENE RIPORTATA LA FORMA COMPLETA, PER LA FORMA BREVE SI TRALASCIA QUANTO POSTO TRA PARENTESI (  )

 In quei giorni, Dio pronunciò tutte queste parole: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile: Non avrai altri dèi di fronte a me. [Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Si­gnore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontà fino a mille gene-razioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.] Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano. Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo. [Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né il tuo schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato.] Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà. Non ucciderai. Non commetterai adulterio. Non ruberai. Non pronun­cerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo».

Parola di Dio. A - Rendiamo grazie a Dio.

     

Salmo responsoriale dal Sal. 18-19

 

Rit. - Signore, tu hai parole di vita eterna.

La legge del Signore è perfetta, rinfranca l'anima; la testimonianza del Signore è stabile,rende saggio il semplice. Rit.

I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi. Rit.

Il timore del Signore è puro, rimane per sem­pre; i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti. Rit.

Più preziosi dell'oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante. Rit.

   

Annunciamo Cristo crocifisso, scandalo per gli uomini, ma per coloro che sono chiamati, sapienza di Dio.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (1,22-25)

Fratelli, mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, noi invece annun­ciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio. Infatti ciò che è stoltezza di Dio

è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.

Parola di Dio.

A - Rendiamo grazie a Dio.

 Canto al Vangelo  Gv 3,16

Rit. - Lode e onore a te, Signore Gesù!

Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio uni­genito; * chiunque crede in lui ha la vita eterna.

Rit. - Lode e onore a te, Signore Gesù!

Vangelo Gv 2,13-25

Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere.

 

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - Dal vangelo secondo Giovanni.

A - Gloria a te, o Signore.

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricorda­rono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mí divorerà». Allora i Gíudeí presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Di-struggete questo tempio e in tre giorni lo farò  risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credet­tero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull'uomo. Egli infatti conosceva quello che c'è nell'uomo.

Parola del Signore.

A - Lode a te o Cristo.

Omelia

 

   

PER RICHIAMARCI IL CARATTERE BATTESIMALE DELLA QUARESIMA, RECITIAMO IL CREDO DEGLI APOSTOLI.

lo credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, (INCHINO), il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifis­so, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

Preghiere dei fedeli

 

IL TESTO PUÒ ESSERE SOSTITUITO O AVERE VARIAZIONI

C -  Fratelli e sorelle, chiediamo al Padre la sapienza dello Spirito per essere sostenuti nel nostro cam­mino di rinnovamento.

Illumina i tuoi figli, o Padre.

1. Per chi si dedica alla meditazione e allo studio delle Sacre Scritture: illuminati dallo Spirito di Sapienza sappiano coglierne la perenne novità e interpretarne l'efficacia per il tempo presente. Preghiamo. Rit.

2. Gli uomini e le donne di ogni nazione rifiutino con coraggio qualunque forma di violenza e discrimina­zione, perché da ogni piccolo gesto di pace nasca il desiderio di un'armonia duratura. Preghiamo. Rit.

3. L'annuncio di salvezza rivolto a tutte le genti pos­sa raggiungere anche le persone più emarginate e sole, per donare loro la speranza e la gioia della Pasqua. Preghiamo. Rit.

4. Per le nostre comunità: possiamo riconoscere le fragilità e le debolezze che feriscono la comunione e la pace, e offrirle con umiltà al Padre che ci rin­nova nel suo amore. Preghiamo. Rit.

ALTRE INTENZIONI O MOMENTO DI SILENZIO

C -  Padre di infinita misericordia, ascolta le nostre preghiere e donaci la tua luce; suscita in noi i gesti e le parole di un'autentica conversione. Per Cristo nostro Signore.        

A - Amen.

 

   

LITURGIA EUCARISTICA

   

C - Benedetto sei tu, Signore, Dio dell'univer­so...

A - Benedetto nel secoli il Signore.

C - Pregate, fratelli e sorelle, perché questa nostra famiglia, radunata nel nome di Cristo, possa offrire il sacrificio gradito a Dio Padre onnipotente.

A - Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.

ORAZIONE SULLE OFFERTE (IN PIEDI) C - Per questo sacrificio di riconciliazione perdona, o Padre, i nostri debiti e donaci la forza di perdonare ai nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

Prefazio della Riconciliazione ll  MR p. 493

 

C - Il Signore sia con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - In alto i nostri cuori.

A - Sono rivolti al Signore.

C - Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.

A - È cosa buona e giusta.

C - È veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te le nostre lodi, Dio Padre onnipotente, per i prodigi che operi in questo mondo per mezzo di Gesù Cristo, Signore nostro. In un mondo lacerato da lotte e discordie, riconosciamo la tua opera che piega la durezza dei cuori e li rende disponibili alla riconciliazione. Con la forza del tuo Spirito agisci nell'intimo dei cuori, perché i nemici si aprano al dialogo, gli avversari si stringano la mano e i popoli si incontrino nella concordia. Per tuo dono, o Padre, la ricerca sincera della pace estingue le contese, l'odio è vinto dall'amore, la vendetta è disarmata dal perdono. E noi, uniti agli angeli, cantori della tua gloria, innalziamo con gioia l'inno di benedizione e di lode:

TUTTI - Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli.

Preghiera euc. della Riconciliazione ll MR p. 494

 

IL CELEBRANTE PUÒ SCEGLIERE UN'ALTRA PREGHIERA EUCARISTICA

C - Padre onnipotente, noi ti benediciamo per Gesù Cristo, Figlio tuo, venuto nel tuo nome: egli è per tutti la Parola che salva, la mano che tendi ai pec­catori, la via che ci guida alla tua pace. Quando ci siamo allontanati da te a causa del peccato, tu ci hai riconciliati per mezzo del tuo Figlio, consegnato alla morte per noi, perché, nuovamente rivolti a te, ci amassimo gli uni gli altri come lui ci ha amati. Per questo mistero di riconciliazione ti supplichiamo: santifica questi doni con l'effusione del tuo Spirito perché diventino il Corpo e e il Sangue del tuo Figlio, che ci ha comandato di celebrare questi misteri. Egli, venuta l'ora di dare la vita per la nostra liberazione, mentre cenava, prese il pane nelle sue mani, ti rese grazie con la preghiera di benedizione, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli e disse:

PRENDETE, E MANGIATENE TUTTI: QUESTO È IL MIO CORPO OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.

Allo stesso modo, in quella sera, prese nelle sue mani il calice della benedizione e, confessando la tua misericordia, lo diede ai suoi discepoli e disse: PRENDETE, E BEVETENE TUTTI: QUESTO È IL CALICE DEL MIO SANGUE PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA, VERSATO PER VOI E PER TUTTI IN REMISSIONE DEI PECCATI.

FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME.

C - Mistero della fede.

A - Annunciamo la tua morte, Signore, proclamia­mo la tua risurrezione, nell'attesa della tua venuta. C - Celebrando il memoriale della morte e risurre­zione del tuo Figlio, ti offriamo, o Padre, il sacrificio della perfetta riconciliazione che egli ci ha lasciato come pegno del suo amore e che tu stesso hai posto nelle nostre mani. Ti preghiamo umilmente, Padre santo: accetta anche noi con l'offerta del tuo Figlio e nella partecipazione a questo convito di salvezza donaci il suo Spirito, perché sia tolto ogni ostacolo sulla via della concordia. Egli renda la tua Chiesa segno di unità tra gli uomini e strumento della tua pace, e ci custodisca in comunione con il nostro papa N., il nostro vescovo N., il collegio episcopale e l'intero tuo popolo. Accogli nel tuo regno i nostri fratelli e le nostre sorelle che si sono addormentati nel Signore, e tutti i defunti dei quali tu solo hai conosciuto la fede. Tu che ci hai con­vocati intorno alla mensa del tuo Figlio, raccogli in unità gli uomini di ogni stirpe e di ogni lingua, insieme con la Vergine Maria, gloriosa Madre di Dio, con gli apostoli e tutti i santi, nel convito della Gerusalemme nuova, dove splende la pienezza della tua pace, in Cristo Gesù, Signore nostro. Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te, Dio Padre onnipotente, nell'unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.

A - Amen.

Riti di Comunione

 

PAROLE DI INTRODUZIONE

TUTTI - Padre nostro che sei nei cieli... C - Liberaci, o Signore, da tutti i mali... A - Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

C - Signore Gesù Cristo...    A - Amen.

C - La pace del Signore sia sempre con voi.

A - E con il tuo spirito.

C - In Cristo, che ci ha resi tutti fratelli con la sua croce, scambiatevi il dono della pace.

A - (MENTRE SI SPEZZA IL PANE) Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace.

C - Ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell'Agnello.

A - O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma di' soltanto una parola e io sarò salvato.

Antifona alla Comunione  Gv 2,23

 

Molti, vedendo i segni che egli compiva, cre­dettero nel suo nome.

   

 

Dopo la Comunione

 

C - Preghiamo. O Dio, che ci nutri in questa vita con il pane del cielo, pegno della tua gloria, fa' che manifestiamo nelle nostre opere la realtà presente nel sacramento che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.        

A - Amen.

   

RITI DI CONCLUSIONE

   

C - Il Signore sia con voi. A - E con il tuo spirito.

ORAZIONE SUL POPOLO

C - Guida, o Signore, i cuori dei tuoi fedeli: nella tua bontà concedi loro la grazia di rimanere nel tuo amo­re e nella carità fraterna per adempiere la pienezza dei tuoi comandamenti. Per Cristo nostro Signore.

A - Amen.

C - E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.

A - Amen.

Glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace.  

A - Rendiamo grazie a Dio.

   

CANTI

   

SE MI VUOI SEGUIRE, ASCOLTA

1. Se mi vuoi seguire, ascolta: / la Croce d'ogni giorno prendi, / poi vieni ed io ti guiderò.

Rit. Confido solo in te, speranza mia, Gesù! / Ti seguirò dovunque andrai, / ti seguirò, e annuncerò la tua bontà.

2. II tuo nome è scritto in cielo: la festa del Si­gnore è pronta! / La via è breve insieme a me. Rit.

A TE SIGNOR, LEVIAMO I CUORI

Rit. - A te, Signor, leviamo i cuori; a Te, Signor, noi li doniam.

1. Quel pane bianco che t'offre la Chiesa è frut­to santo del nostro lavoro; accettalo Signore e benedici. Rit.

2. Quel vino puro che t'offre la Chiesa forma la gioia dei nostri bei colli; accettalo Signore e benedici. Rit.

3. Gioie e dolori, fatiche e speranze nel sacro calice noi deponiamo; accettali Signore e benedici. Rit.

SIGNORE, DOLCE VOLTO

1. Signore, dolce volto di pena e di dolor. O volto pien di luce colpito per amor. Avvolto nella morte, perduto sei per noi. Accogli il nostro pianto, o nostro Salvator.

2. Nell'ombra della morte, resistere non puoi. O Verbo nostro Dio, in croce sei per noi. Nell'ora del dolore ci rivolgiamo a te. Accogli il nostro pianto, o nostro Salvator.

   
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