Un giorno, il santo russo Dimitri camminava in fretta perché aveva un
appuntamento con Dio. Lungo la strada si imbatté in un povero
carrettiere che si affannava inutilmente a riportare sulla strada il suo
carro che si era semirovesciato nel torrentello che fiancheggiava la
strada.
Da solo, il pover'uomo non ci sarebbe certamente riuscito.
Dimitri non sapeva proprio che cosa fare: se fermarsi per aiuta-re il
carrettiere in difficoltà o far finta di niente e proseguire
veloce-mente per arrivare al suo unico e imperdibile appuntamento.
Fu il suo cuore a decidere.
Dimitri si affiancò al carrettiere, appoggiò anche lui le spalle al
carro, che era finito di traverso nel fosso, e unì i suoi sforzi a
quelli dell'uomo che lo ringraziò con gli occhi. Sbuffando e sudando, i
due riuscirono a riportare sulla strada le ruote del carro.
Dimitri non sentì neppure i ringraziamenti del carrettiere. Appena il
carro fu sulla strada ripartì di corsa verso il suo appuntamento, verso
il suo incontro con Dio.
Ma quando, stanco e ansimante, arrivò nel posto convenuto per
l'incontro, Dio non c'era.
Forse stanco di aspettare se n'era andato.
Con il cuore spezzato per la delusione, Dimitri si accasciò piangendo
sul ciglio della strada. Dopo un po' passò di là il carrettiere che,
vedendolo così abbattuto, si fermò, si sedette accanto a lui, lo guardò
con occhi pieni di dolce comprensione, trasse dalla bisaccia una
pagnotta, la divise in due e gliene porse metà, mormorando:
«Dimitri...».
Con l'animo in subbuglio, Dimitri capì.
Abbracciò l'uomo piangendo di felicità: «Dio mio, eri tu! Mi eri venuto
incontro...».
Dio ci viene incontro ogni giorno. In mille modi diversi. |