domenica  31 maggio 2015
 

IL SENTIERO

 

Una bambina viveva felice con il suo papà e la sua mamma. Ma per una meschina vendetta, alcuni uomini perfidi la rapirono.

Arrivarono un giorno nei loro grandi mantelli e, sulla strada portava alla scuola, s'impadronirono della bambina.

Galoppando di gran carriera su cavalli neri si allontanarono presto dal villaggio e presero la strada della foresta. La buia e t brosa foresta che ingoiava per sempre gli incauti che vi si avven ravano senza guida.

Quegli uomini dal cuore di pietra portarono la bambina nel cuo­re della foresta. Volevano che si perdesse per sempre nella foresta.

La bambina piangeva terrorizzata. E ripeteva, quasi gridava, h preghiera che la mamma le aveva insegnato: «Ave Maria, piena di grazia...».

Giunsero dove la foresta era più intricata e impenetrabile. Là ab­bandonarono la bambina.

La poverina si accucciò ai piedi di un grande albero, continuan­do a ripetere tra i singhiozzi: «Ave Maria... Ave Maria...».

Improvvisamente, fra le lacrime, proprio ai suoi piedi scorse una rosa. Una rosa dai petali teneri come una carezza. Poco più avanti. ben visibile, tra l'erba e le foglie, c'era un'altra rosa, poi un'altra, un'altra ancora... formavano un sentiero che si snodava tra gli al­beri. La bambina cominciò a camminare da una rosa all'altra, prima esitante, poi quasi di corsa. Dopo un po' arrivò al margine della fo­resta e si trovò nelle braccia della mamma e del papà. Anche loro avevano visto il sentiero di rose ed erano partiti alla sua ricerca.

Perché anche la mamma e il papà avevano continuato a dire l'Ave Maria. E tutte quelle Ave Maria, quelle dei genitori e quelle della figlia, erano diventate un sentiero di rose. Che li aveva riportati tut­ti insieme.

 

Anche le nostre Ave Maria formano il sentiero che ci aiuta a non perderci nelle foreste di questo mondo. E che ci riporta al sicuro nelle braccia del Padre dei Cieli.

 
 
 

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