domenica  19 luglio 2020
 

IL MANDORLO

 

Alto e trionfante, ben diritto e puntato verso il cielo, un man­dorlo dominava sull'orto.

Era felice quando le leggiadre cocorite dai vivaci colori o le cin­ciallegre eleganti e signorili si rincorrevano sui suoi rami; ospitava con gioia cardellini, usignoli e altri uccelli canterini.

Ma un giorno si posò su uno dei suoi rami un'upupa. L'uccello appoggiò l'orecchio alla corteccia dell'albero e percepì il formicolio delle minuscole ma voraci larve che abbondavano sotto la scorza. Infilò il suo lungo becco ricurvo nel tronco del mandorlo, cominciò a estrarre le larve e a divorarle.

Il mandorlo precipitò in una cupa tristezza. Quell'uccello squal­lido, che frugava con il becco nella sua corteccia e rovinava la sua perfetta bellezza, era veramente insopportabile.

Il superbo mandorlo fece di tutto per scacciare l'upupa, che fi­nalmente un giorno se ne volò via.

Da quel momento le piccole larve poterono ingrassare in pace e lentamente invasero tutto il tronco.

Bastò un colpo di vento, una sera, a schiantare l'orgoglioso man­dorlo.

 

Se qualcuno ti «becca sotto la pelle», mostrandoti difetti e manche­volezze, non arrabbiarti. Ringrazialo.

 
 
 

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