domenica  26 dicembre 2021

IL LUPO DI BETLEMME

C'era una volta un lupo che viveva nei dintorni di Betlemme. I pastori lo temevano tantissimo e vegliavano l'intera notte per sal­vare le loro greggi. C'era sempre qualcuno di sentinella, così il lupo era ogni volta più affamato, scaltro e arrabbiato.

Una strana notte, piena di suoni e luci, mise in subbuglio i cam­pi dei pastori. L'eco di un meraviglioso canto di angeli era appena svanita nell'aria. Era nato un bambino, un piccino, un batuffolo ro­sa, roba da niente.

Il lupo si meravigliò che quei rozzi pastori fossero corsi tutti a ve­dere un bambino.

«Quante smancerie per un cucciolo d'uomo» pensò il lupo. Ma incuriosito e soprattutto affamato com'era, li seguì nell'ombra a passi felpati. Quando li vide entrare in una stalla si fermò nell'om­bra e attese.

I pastori portarono dei doni, salutarono l'uomo e la donna, si inchinarono deferenti verso il bambino e poi se ne andarono. L'uo­mo e la donna stanchi per le fatiche e le incredibili sorprese della giornata si addormentarono.

Furtivo come sempre, il lupo scivolò nella stalla. Nessuno avver­tì la sua presenza. Solo il bambino. Spalancò gli occhioni e guardò l'affilato muso che, passo dopo passo, guardingo ma inesorabile si avvicinava sempre più. Il lupo aveva le fauci socchiuse e la lingua fiammeggiante. Gli occhi erano due fessure crudeli. Il bambino pe­rò non sembrava spaventato.

«Un vero bocconcino» pensò il lupo. Il suo fiato caldo sfiorò il bambino. Contrasse i muscoli e si preparò ad azzannare la tenera preda.

In quel momento una mano del bambino, come un piccolo fio­re delicato, sfiorò il suo muso in una affettuosa carezza. Per la prima volta nella vita qualcuno accarezzò il suo ispido e arruffato pelo, e con una voce, che il lupo non aveva mai udito, il bambino disse: «Ti voglio bene, lupo».

Allora accadde qualcosa di incredibile, nella buia stalla di Be­tlemme. La pelle del lupo si lacerò e cadde a terra come un vestito vecchio. Sotto, apparve un uomo. Un uomo vero, in carne ed ossa. L'uomo cadde in ginocchio e baciò le mani del bambino e silenzio­samente lo pregò.

Poi l'uomo che era stato un lupo uscì dalla stalla a testa alta, e an­dò per il mondo ad annunciare a tutti: «E nato il bambino divino che può donarvi la vera libertà! Il Messia è arrivato! Egli vi cambierà!».

 

Cambiare le creature semplicemente amandole. Questo era il pia­no di Dio. Forse funziona. Con le belve... 

 
 
 

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