IL PIAVE

BOLLETTINO PARROCCHIALE DI S. NICOLO'

(n. 2 aprile 1962)

Carissimi,

IL CONCILIO ECUMENICO

 Il primo numero del nostro Bollettino ha avuto buone accoglienze da tutti, compresi i carissimi emigranti che l'hanno particolarmente gradito. Questo mi confor­ta a riprendere la penna per questo secondo numero. Il Bollettino io lo considero una lettera, e della lettera voglio che conservi il tono semplice, spontaneo e confidenziale.

Ai lontani una lettera porta le notizie di quanto è avvenuto in Parrocchia e...” lontani” ce ne sono anche tra la nostra gente. Chi scrive vuole esprimere a costoro il vivo desiderio che anch'essi vengano a prendere il loro posto, e presto.

Ai “presenti”, a coloro che hanno vissuto gli avvenimenti che il Bollettino ricorda nella sua cronaca, il Parroco invia una parola di plauso invitandoli a perseverare ed intensificare la loro opera di bene.

L'avvenimento più importante di questo mese è stata la visita alle famiglie che s'è svolta dovunque in clima di grande cordialità e s'è conclusa con l'invito: “Don Sergio venga ancora, più spesso che può! ...”. Verrò, e quando non potrò farlo di persona verrò con il Bollettino; così sono sicuro di arrivare a tutti.

La S. Pasqua è vicina, Manderò in tutte le case un ramo di olivo benedetto. Ricevetelo come  l'augurio di ogni benedizione del Cielo e come l'invito a portare la pace nelle vostre coscienze, e poi nelle singole famiglie e in quella grande, di tutti, la Parrocchia. Pasqua deve essere una alluvione di Grazia: lasciatevi purificare tutti dal Sacramento del perdono e della pace, la Confessione.

Allora sarete “contenti come una Pasqua”

IL VOSTRO PARROCO

L'11 ottobre, festa della Maternità di Maria Santissima si aprirà a Roma, nella Basilica di San Pietro, il Concilio Ecumenico Vaticano  Secondo. Di esso ne avrete sentito parlare in Chiesa, sui giornali, alla radio Mons. Vescovo ha consacrato un'intera Pastorale al Concilio che un grande personaggio ha dichiarato essere il più importante avvenimento del secolo. Nel Concilio si tratteranno gli interessi più grandi della Chiesa Universale, della vita religiosa e morale dei popoli. Il S. Padre si augura che con questo Concilio “si possa verificare per la famiglia cristiana dei nostri tempi, ciò che noi sappiamo essere esistito a Gerusalemme dopo L'Ascensione del Cristo al Cielo, quando la Chiesa, appena sorta, in perfetta concordia di spiriti si unì a Pietro e pregò insieme con lui”.  

Vescovi partecipanti  Circa 2400 saranno i Vescovi presenti nel Concilio. Attraverso Il nostro Vescovo, saremo presenti al Concilio anche noi tutti, sacerdoti, religiosi e religiose delle nostre Diocesi e anche LAICI. Sono passati ormai tre anni dacché Il Papa, per ispirazione di Dio, ha annunziato questa solennissima Assemblea e da allora in tutto il mondo si è pregato e si prega per il suo felice esito. Tutti i Sacerdoti recitano a questo scopo ogni giorno, in unione col Papa, il Divino Ufficio ed i fedeli sono invitati a recitare il Santo Rosario. Si prega nei Conventi, si prega nei Seminari, nei Collegi, nelle Chiese, nelle famiglie cristiane perché il Concilio sia per tutti come una novella Pentecoste. Non parliamo degli studi che si sono fatti e che si continuano a farsi in tutto il mondo, dai Vescovi, dalle Università Cattoliche, ecc.; si può dire che nessun Concilio è stato così accuratamente preparato come questo. Ma il Papa, per il suo buon esito. si affida specialmente alle preghiere di tutti i cristiani.