LO  SPIRITO  IN  FAMIGLIA

Siamo in cammino verso la Pasqua.

Come ci stiamo preparando per questo evento atteso e rivoluzionario?

“Erano chiuse le porte”: è questa la situazione in cui il Risorto trova le nostre famiglie?

Le nostre famiglie sballottate, ferite, insicure, eppure con una missione tanto importante da compiere: “custodire, rivelare e comunicare l’amore”, con delle potenzialità ricevute in dono proprio dall’Amore stesso.

Come possono mettere in atto la forza che hanno all’interno, come possono raggiungere tale meta  se si ritrovano tanto deboli?

Forse è proprio in questo periodo di Quaresima che, con l’aiuto dello Spirito Santo, possiamo tirar fuori il meglio da noi stessi per il bene della nostra famiglia e, di conseguenza, per il bene comune.

Certo bisogna rimetterci in discussione per rinnovare la nostra vita.

Come in questo periodo dell’anno, con il tepore del nuovo sole, si lavora nei campi per estirpare erbacce, togliere sassi, zappare a fondo, seminare perché sorga una nuova esistenza, così nel campo della nostra vita ci sono zone dove operare  per avere un cuore nuovo.

Ma come scorre la nostra vita?

La mattina si va a scuola o al lavoro, si parla del tempo, dello sport, della politica, si pranza rapidamente, di nuovo al lavoro, si ritorna a casa stanchi o stufi, si cena rapidamente, un film alla tv, una riunione di gruppo, quindi a letto per poi ricominciare.

Se la vita fosse tutta qui la penseremmo come il Leopardi: “La ripetitività dei gesti è morte e anticipazione del nulla a cui siamo destinati”.

Significherebbe che la nostra vita quotidiana è banale, vuota, senza senso.

Le nostre famiglie non intendono accontentarsi di un’esistenza così mediocre, ma vogliono impegnarsi, con l’aiuto di Dio, per  mettere a disposizione di tutti,  i valori, le potenzialità, le capacità che ognuno ha.

Forse è questo  un buon allenamento per vivere la Quaresima, che non è soltanto un residuo di tradizione d’altri tempi, ma un urgente bisogno d’oggi, in questo periodo in cui tutto è dato per scontato e la vita facile è presentata come un miraggio.  Forse è necessario rieducarci alla fatica,  saperci sacrificare e rinunciare a qualcosa  per il bene di tutti.

I nostri ragazzi sanno bene quanto utile e necessario sia l’allenamento per ogni competizione sportiva, e con quanto entusiasmo riescono a superare lo sforzo e la stanchezza.

E allora, ragazzi, pronti, partenza, via!!!!!!!

Per essere in forma  bisogna rinunciare ad alcune golosità, o alla tv, o a qualche divertimento, ma questo per voi è appunto roba da “ragazzi”.

Per essere scattanti l’ascolto della Parola che dà certamente i consigli e i propositi migliori  è un ottimo “doping” che aumenta le forze e le energie.

Per essere i primi è bene pensare agli ultimi, a coloro che soffrono perché non possono con le loro sole forze raggiungere il traguardo: altrimenti che competizione è!!

L’allenamento non può che far bene anche a noi  genitori,  adulti che, con il peso degli anni, forse sopportiamo un po’ meno la fatica.

Certo, non è facile e da soli non possiamo molto, ma con l’aiuto dello Spirito, che ci rende decisi, umili, coraggiosi, costanti,  possiamo vivere le parole carità, perdono, pace  che sono essenziali per poter dire “E’ risorto” e per poterlo gridare ogni domenica!!!!

Daniela DB

 
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