COMITATO POPOLARE di BORGO PIAVE ED OLTREPIAVE

 PROSECUZIONE MARCIAPIEDE in Via monte Grappa in direzione Visome.

 Via Monte Grappa da circa 10 anni è interessata da un costante incremento della circolazione, ormai oltre le possibilità della via esistente. Gli autoarticolati transitano, in taluni momenti della giornata, in numero quasi superiore alle autovetture, a causa del ragguardevole sviluppo industriale lungo l’asse della Sx Piave. Tale via, pertanto, considerata fino a qualche tempo fa strada di quartiere, si è trasformata di fatto in strada di scorrimento. Ne consegue il forte problema della sicurezza stradale, veicolare e pedonale. E’ diventato molto difficile per un abitante di Via Monte Grappa, avventurarsi a piedi o in bicicletta sulla carreggiata di questa strada, per raggiungere il centro cittadino. Tra gli obiettivi principali individuati dalle direttive dei piani urbani del traffico figurano una serie di interventi finalizzati a garantire la fluida e sicura continuità dell’intera rete pedonale.

 Proposta: Da circa 20 anni vi è la necessità di proseguire il marciapiede dal Bar Pavei fino alla salita dell’Anconetta, per un totale di circa 300 metri. Nel frattempo lungo il corso degli anni, si sono succeduti numerosi incidenti con feriti anche gravi. Nel 1999 è stato realizzato il primo stralcio per un totale di ca. 100 metri pari cioè a circa 1/3 del totale. Si richiede la prosecuzione del marciapiede fino agli ultimi abitati della via stessa, così come concordato nella precedente amministrazione.

 MANUTENZIONE NUOVI IMPIANTI FOGNARI

 Nel quartiere Oltrepiave sono state realizzate nel 1999 le importanti opere fognarie da tempo richieste. Per Oltrepiave s’intende Via Monte Grappa, Anconetta e Col Cavalier. Tali opere sono consistite nella realizzazione dei collettori principali e dei relativi collegamenti alle unità private. I collettori principali confluiscono in un’unica vasca di raccolta Imhoff, ubicata in località Bersaglio in una fascia di terreno che intercorre tra il campo sportivo dell’Unione Sportiva Piave e il gruppo di case di Via Monte Grappa, in corrispondenza dei civici 400. La costruzione di questa vasca si è resa necessaria in quanto il collettore principale di raccolta delle acque fognarie della zona non è previsto si colleghi al depuratore principale cittadino di Marisiga, giacente in destra Piave. Tutta l’area circostante la vasca Imhoff risulta quasi sempre maleodorante in maniera spesso insopportabile per gli abitanti locali. E’ stata, inoltre, notata una diffusa presenza di ratti che evidentemente trovano un habitat che li favorisce.

 Proposta: In relazione al problema sopradescritto, si richiede l’attivazione di una adeguata e, quindi, periodica, manutenzione della vasca per una più efficace depurazione delle acque. Si ritiene, quindi, opportuno quanto segue:

  1.  verificare se tutte le abitazioni esistenti nell’area in questione siano allacciate alla vasca in questione;

  2. prolungare la condotta di fuoriuscita delle acque dalla vasca per oltre 200 metri a valle del campo sportivo.

PONTE DELLA VITTORIA: MANUTENZIONE E PULIZIA

 Il Ponte della Vittoria costruito nel 1926 fu voluto per ricordare la 1^ guerra mondiale. Esso rientra nella categoria dei monumenti nazionali e, come tale, nel significato che porta, dovrebbe essere in stato di dignitosa conservazione. Invece, da diversi anni, notevole è lo stato di degrado che ha raggiunto. E’, inoltre, doveroso ricordare che il ponte costituisce anche un importante biglietto da visita per chi entra in città proveniente dalla Sinistra Piave.

 Proposta: Il Ponte abbisogna di manutenzione ordinaria e straordinaria per il degrado che ormai ha raggiunto. Necessaria a nostro avviso una radicale ristrutturazione strutturale e architettonica del Ponte. Alcuni esempi di degrado architettonico:

- le scritte esistenti sui lati esterni del ponte sono ormai illeggibili e uno dei medaglioni è crollato;

- sul lato di Via Monte Grappa, uno dei due basamenti (che sostengono i lampioni spondali) del parapetto esterno alle imposte è staccato dalla sua sede e dal resto del manufatto;

- l’illuminazione originale fornita dai quattro lampioni risulta insufficiente alle necessità:

- prevedere uno o più fari che diano una visione dal basso come si confà ad un tale monumento;

- sostituire il guard-rail con paletti – catene in sintonia storico-architettonica con il Ponte, rifacendo le due corsie pedonali di uguale larghezza (allargando una e restringendo l’altra);

- ripristinare le cordonate dei marciapiedi con il praticabile sagomato a dorso d’asino. 

Da Ronch F.

 
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