IL PIAVE

BOLLETTINO PARROCCHIALE DI S. NICOLO'

(n. 5 dicembre 1963)

VITA PARROCCHIALE

    sagrato della chiesa

 Nelle case c'è tutta una devastazione. Ad un certo punto si sente uno scoppio ed un boato - la casa dei Brigo, la prima sullo sperone della Caorera, è andata completamente distrutta e le onde ne asportano persino le macerie. Dopo circa un'ora l'acqua si ritira nel suo alveo. Cerchiamo di ritornare alle nostre povere case, ma per le strade non si cammina, perché sono ingombre di tutto : fango, massi, legname, carogne di animali. Bisogna attendere l'alba. Intanto mi chiamano perché hanno trovato il primo cadavere portato dall'acqua, giù oltre la casa di Panettoni. Mi curvo alla luce d'una torcia: è un bambino di cinque anni circa. Prego e piango vicino a quell'angioletto, e spero ancora ch'egli sia uno delle “poche” vittime. Ne cerco altre nelle vicinanze, ma non posso camminare perché la melma non mi sostiene. Passo tre ore di angoscia. Arrivano notizie contrastanti sulla sorte di Longarone. Alle cinque è l'alba d'un giorno splendido, ma lo spettacolo è terrificante anche qui da noi. Il greto dei Piave è tutto sconvolto. 

10 ottobre

 Gruppi di volonterosi passano di cespuglio in cespuglio a raccogliere le salme portate dell'ondata della morte. Io sono in mezzo a loro a pregare e benedire i poveri resti mortali. Ci sono grandi cataste di legname, ma non si possono smuovere. Circa una sessantina di salme vengono pietosamente raccolte e trasportate nel cimitero dì Belluno.

11 ottobre

 Ed ora penso ai miei parrocchiani. Quarantotto famiglie sono rimaste senza casa, o perché l'appartamento è stato invaso dalle acque e dal fango ed ha rovinato ogni cosa, oppure perchè l'Autorità pensa che ci sia pericolo. Mi porto dalle Autorità e prospetto la situazione. Negli uffici, naturalmente, ancora molta preoccupazione per le zone maggiormente colpite. Ottengo i primi aiuti dalla Pontificia, dalla Croce rossa italiana e dall'Opera Maternità e Infanzia.

 12 ottobre 

Il nostro Ecc.mo Vescovo, reduce da Longarone, viene personalmente a portarci il conforto e l'aiuto di Sua Santità Paolo VI e il suo. Successivamente è in mezzo a noi il signor Sindaco, il ascolta ed assicura che l'Amministrazione Comunale farà tutto il possibile per alleviare il disagio dei sinistrati. Predispone per un immediato sgombero dei materiali, per una disinfezione.    

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