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IL PIAVE

BOLLETTINO PARROCCHIALE DI SAN NICOLO'

 (dicembre 2000)

ALCUNI MESSAGGI DEL GIUBILEO

Cogliamo i messaggi che possono stimolare la nostra speranza. Agli operatori sanitari: Come il buon Samaritano, ogni credente deve offrire amore a chi vive nella sofferenza. Non è consentito passare oltre a chi è provato dalla malattia. Nella giornata di perdono: perdoniamo e chiediamo perdono. Per le divisioni che sono intervenute tra i cristiani, per l’uso della violenza nel servizio della verità e per la diffidenza nei confronti di seguaci di altre religioni.

Confessiamo la nostra responsabilità di cristiani per i mali d’oggi. Dinanzi all’ateismo, all’indifferenza religiosa, al secolarismo, al relativismo etico, alle violazioni al diritto alla vita al disinteresse  verso la povertà di molti paesi.

Ai lavoratori: di fronte agli squilibri poniamo  la gerarchia dei valori: al primo posto la dignità dell’uomo e della donna che lavorano, la loro libertà responsabilità e partecipazione.

Ai carcerati: Prigione dello spirito è il peccato, liberiamoci. La prigione ha senso se serve a rinnovare l’uomo e prepararlo a reinserirsi a pieno titolo nella società. 

Ai giovani: siete pellegrini sulle strade del tempo, ma recanti nel cuore la sete di eternità. Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo. Voi siete le sentinelle del mattino del nuovo millennio. A voi di crescere nel laboratorio della fede e trovare risposte alle domande del mondo e del vostro cuore. 

Ai docenti universitari: fate dell’università l’ambiente in cui si coltiva il sapere, il luogo dove la persona trova progettualità, sapienza, impulso, al servizio qualificato della società. Alla terza età: La Chiesa ha bisogno di voi. Apritevi al sostegno  degli altri. Contribuite ad annunciare il Vangelo. Dedicate tempo ed energie alla preghiera. Voi avete il compito di testimoniare i valori che contano davvero. 

Ai Vescovi: Il vescovo, successore degli Apostoli è uno per il quale Cristo è tutto. I vescovi sono chiamati alla nuova evangelizzazione e a difendere e promuovere l’unità dottrinale dei loro fedeli. 

Alle famiglie: la famiglia è il laboratorio di umanizzazione e di vera solidarietà. I figli non sono un accessorio di una vita coniugale, non sono un optional, ma un dono preziosissimo. I figli sono la primavera della famiglia e della società.

Agli sportivi: siete chiamati a fare dello sport un’occasione di incontro e di dialogo al di là di ogni barriera di lingua, razza, di cultura. Dovete essere uniti e decisi  nel contrastare ogni aspetto deviante che vi si potesse insinuare. E’ necessaria ogni cura per la salvaguardia del corpo umano da ogni attentato alla sua integrità, da ogni sfruttamento, da ogni idolatria. Ai parlamentari: amare il prossimo come se stessi. Come? Vivendo l’impegno politico come servizio. Ciò esige grande competenza e una moralità a tutta prova nella gestione disinteressata e trasparente del potere. Occorre riscoprire il senso della partecipazione del cittadino. Il dialogo resta lo strumento insostituibile.

Al Mondo agricolo:  il cuore è il primo terreno da coltivare.  Il vostro è lavoro importante  e non privo di disagi e di durezze. E’ segnato dal rischio che incombe sui raccolti anche per l’incuria dell’uomo. Industrializzazione, inquinamento, dissesto ecologico, deforestazione. Se il mondo della tecnica più raffinata non si riconcilia con il linguaggio semplice della natura in un salutare equilibrio, la vita dell’uomo correrà seri rischi. E come dimenticare la vergogna della fame nel mondo. Occorre contribuire ad una cultura di solidarietà.

 Alle forze di polizia: nel cuore dell’uomo non deve mai morire il germe della speranza. La pace è un fondamentale diritto di ogni uomo. Siate uomini di pace. 

Ai laici: siate testimoni di Cristo nel nuovo millennio. L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni. Siete chiamati a portare la luce del vangelo nei gangli  vitali della società. Siete chiamati ad essere profeti della speranza cristiana. 

Ai disabili: vogliamo sentirci partecipi delle vostre fatiche e degli inevitabili momenti di sconforto, per illuminarli con la luce della fede e con la speranza della solidarietà cristiana. La disabilità non è soltanto bisogno, è anche e soprattutto stimolo e sollecitazione. A tutti il compito di tutelare la vostra dignità. Oltre i diritti importanti sono le relazioni umane. Il disabile è una persona che possiede abilità diverse. 

Ai bancari: la chiesa afferma la priorità del fattore umano sulle finalità finanziarie e creditizie proprie di ogni istituto bancario. Esistono forme deviate di credito capaci di mettere a repentaglio  attività imprenditoriali, familiari, e la vita stessa delle persone cadute in questa perversa spirale. La banca può fare molto in questo ambito, sostenendo le iniziative  serie a favore delle persone in difficoltà.

Alla comunità incontro – drogati:  drogarsi non è mai una soluzione. La droga non si combatte con la droga. La droga è spesso la conseguenza del vuoto interiore. Un itinerario di rinascita umana e spirituale è la via di uscita dall’abisso della droga.

 

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